Little free library vandalizzata a Ravenna: perché?

Facebook mi ha ricordato proprio oggi questa foto di mio figlio che un pomeriggio di un anno fa, ai Giardini Pubblici di Ravenna, è stato letteralmente rapito dalla little free library. Di quel giorno ho in mente che ha aperto e chiuso la mini-biblioteca centinaia di volte, attratto chissà perché da “I fratelli Karamazov”, una lettura non proprio adatta a due anni di età, a dire il vero.

La foto mi è stata ricordata oggi che la stampa locale dà notizia di un’altra little free library, quella di Largo Firenze, oggetto di un atto vandalico: vetro spaccato e libri rubati.

Allora sono andata a rileggermi l’intervista che avevamo fatto a Roberto Papetti, che le piccole casette colorate deputate ad ospitare i libri da prendere e mettere, prendere in prestito o sostituire, le ha costruite“Vorrei che a Ravenna il progetto si diffondesse tra la gente. Che ognuno si costruisse la propria piccola biblioteca”, ci aveva detto un anno fa.

Il progetto era partito da Daniela Mingozzi, mamma di due bambini e appassionata di libri.

Libri che sembrano davvero non c’entrare nulla con un atto vandalico. E che a Ravenna, scelta addirittura per il progetto “In Vitro” per diffondere ancora di più l’abitudine alla lettura nelle giovani generazioni, stona parecchio.

In effetti ai bambini, che per fortuna nei nidi e nelle scuole ai libri vengono abituati fin da piccoli, non credo verrebbe mai in mente di prendere un libro e rubarlo. O strapparlo. O deturparlo. Almeno, a me solo l’idea faceva e fa accapponare la pelle. Da piccola, non sopportavo nemmeno che i libri si riempissero di sabbia nella borsa del mare, si piegassero, si schiacciassero, si bagnassero. Facevo delle scenate che mai, se per caso succedeva qualcosa di simile.

“I libri sono come le persone, meritano rispetto”, ripetevo. C’è davvero da arrabbiarsi, quando qualcuno li tratta male. Ora chissà, gli organizzatori del progetto si saranno anche un po’ demoralizzati. Ma forse è meglio ripensare a quelle manine che aprono e chiudono la little free library vicina allo Chalet, piccola magia in mezzo alla strada, piena solo di cose da gustare. E rispettare. E torna attuale l’invito di Papetti: sempre più little free library, per il bene di tutti. 

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