Esce domani il quinto album della band “Rulli Frulli” nata all’interno della Fondazione Scuola di musica “Andreoli” di Mirandola (Modena) per integrare ragazzi disabili e non, utilizzando strumenti nati da materiali di recupero, e decollata dopo il sisma che ha colpito l’Emilia.
“ll mare dalla luna” segna un successo che Federico Alberghini, direttore della band che vede 70 ragazzi dagli otto ai 25 anni, mai avrebbe messo in conto: “Per me e per il vicedirettore Marco Golinelli, così come per il responsabile della costruzione degli strumenti Federico Bocchi e l’addetta stampa Sara Setti, questo è diventato un lavoro a pieno titolo. Da qui a dicembre abbiamo in programma 28 date in tutta l’Italia. Il 10 giugno arriveremo anche in Romagna, a Rimini”.
Il nuovo disco è stato pensato e realizzato da settanta teste: “I ragazzi hanno pensato alla storia di un gruppo di marinai che raggiunge lo spazio per vedere quanto mare c’è ancora da esplorare, per realizzare una mappa geografica di quello che c’è ancora da vedere e navigare. Questa volta abbiamo utilizzato più parti elettroniche e inventato strumenti nuovi, dai classici cestelli per l’asciugatrice diventati casse da banda ai tubi idraulici trasformati in tamburi e rototom. Siamo diventati molto più professionali, dedicando tantissimo tempo ai laboratori”.
Un lavoro impegnativo che però si porta dietro un messaggio ineguagliabile: “La nostra pozione magica è la voglia di stare insieme, di creare un luogo sano dove realizzare cose belle, dove mettere insieme chi è normodotato e chi non, dove rendere i ragazzi, come dico sempre, ‘meglio’. Dopo otto anni di band, posso ben dire che certe persone si sono trasformate in positivo. E il bello sta anche nel vedere i grandi che si prendono cura dei più piccoli“.
Per rendere il progetto strutturato, presto vi entreranno a far parte dieci nuovi ragazzi, che lavoreranno al progetto grazie a delle borse lavoro: “L’obiettivo è quello di girare per l’Italia e per l’Europa, portando i nostri valori. Cosa che non sarebbe possibile grazie ai genitori di cui possiamo davvero vantarci: un gruppo affiatato di persone che ci seguono, ci danno una mano, ci aiutano in tutte le attività”.
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