L’obiettivo è abbattere le rette dei privati e anche le liste d’attesa, venendo così incontro alle possibilità economiche di gran parte delle famiglie escluse dal nido comunale che oggi, a fronte di rette private che arrivano anche a 1.000 euro al mese, non possono permettersi questa alternativa. La novità permetterà di aumentare l’offerta di posti nei nidi di circa 300 posti.
Oggi la situazione è questa: a fronte di una nutrita lista d’attesa composta da famiglie escluse dai nidi comunali, rimangono molti posti vuoti nei nidi privati convenzionati. Questo perché molte famiglie hanno difficoltà ad accedere all’offerta privata a causa dei costi elevati: la tariffa viaggia infatti sui 900-1.000 euro mensili, a fronte di una tariffa massima comunale di 575 euro. La tariffa massima comunale è applicata alle famiglie che superano i 32.000 euro di Isee. Nei nidi comunali oggi circa 125 famiglie hanno un Isee compreso tra i 30.000 e i 50.000 euro, e ben 36 superano i 60.000 euro di Isee. Nella lista d’attesa, che al lordo di coloro che poi hanno trovato soluzioni alternative, era composta a novembre scorso da 686 famiglie, circa 150 di queste hanno un Isee compreso tra 20.000 e 42.000 euro: è il cosiddetto ceto medio che non vive in una situazione economica di povertà ma difficilmente può permettersi il nido privato. Dall’altra parte, anche i nidi privati sono in difficoltà perché non sempre riescono a coprire la propria disponibilità di posti tanto che in passato alcuni hanno chiuso, mentre in città si sono avute anche esperienze di nidi abusivi che funzionavano proprio applicando una tariffa intermedia tra la retta massima applicata dal Comune e quella dei nidi privati convenzionati. Insomma, qualcosa non va. A fronte di molte segnalazioni arrivate all’amministrazione da parte di genitori rimasti esclusi dall’offerta comunale, e analizzando la tipologia di queste famiglie, è stata elaborata la nuova modalità di rapporto con i privati convenzionati.
Il nuovo sistema di convenzione con i privati e dunque la possibilità per le famiglie di un’alternativa al nido comunale, nel caso di esclusione, sarà promossa anche nel bando di iscrizione ai nidi d’infanzia per l’anno educativo 2017-2018, che osserverà il nuovo regolamento approvato di recente dal Consiglio comunale di Bologna. Il bando sarà aperto dal 19 aprile all’11 maggio. L’iscrizione sarà possibile esclusivamente in modalità online sul portale Scuole On Line del Comune di Bologna.
Il bando nidi sarà presentato nei Quartieri cittadini secondo il seguente calendario:
· Savena: martedì 18 aprile dalle 17.30 (sede Quartiere, via Faenza 4);
· Porto-Saragozza: mercoledì 19 aprile dalle 17 (Sala Cenerini, via Pietralata 60);
· Navile: mercoledì 19 aprile dalle 17.30 (Sala Masina, via Saliceto 3/20);
· San Donato-San Vitale: mercoledì 19 aprile dalle 17.30 (Sala Consiglio, piazza Spadolini 7);
· Santo Stefano: giovedì 20 aprile dalle 17.30 (Sala Consiglio, via Santo Stefano 119);
· Borgo Panigale-Reno: giovedì 20 aprile dalle 17 (sala Auditorium-Bacchelli, via Galeazza 2).
Durante gli incontri saranno illustrati i nuovi criteri di accesso ai nidi e di formazione delle graduatorie, il nuovo sistema delle convenzioni con i nidi privati e il funzionamento del nido nel suo complesso. Sarà inoltre pubblicato su Iperbole il calendario degli open day di tutte le strutture, pubbliche e priviate convenzionate, per permettere alle famiglie conoscere di persona l’offerta di ciascuna struttura e compiere la scelta del nido con maggiore consapevolezza.
Il bando nidi verrà promosso tra le famiglie con figli da 0 a 3 anni anche grazie a 300 locandine (in italiano, inglese, francese, cinese e arabo) distribuite in vari luoghi frequentati da genitori e bambini.
Uno dei criteri di ordinamento delle domande per la formulazione delle graduatorie di accesso al servizio è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) della famiglia, il cui rilascio è basato sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu). Qualora non sia ancora stata rilasciata l’ISEE, avere sottoscritto la Dsu entro la data di scadenza del bando è sufficiente per la compilazione dell’apposita modulistica per la domanda di accesso al nido. Fin da ora i Centri di Assistenza Fiscale (Caf) sono attivi per il rilascio dell’Isee. E’ necessario che i genitori specifichino che la richiesta è finalizzata all’iscrizione ai nidi d’infanzia.
Per ogni informazione ulteriore è possibile rivolgersi agli Uffici Scuola dei Quartieri di residenza.
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