“Esprimiamo soddisfazione per l’esito del processo e rinnoviamo la fiducia nell’operato dei giudici, i quali hanno mostrato particolare sensibilità nei confronti della vicenda che ci ha profondamente toccati e nei confronti di M.”. Sono le parole dei genitori dello studente vittima di bullismo all’Istituto Manfredi Tanari di Bologna.
A essere condannati in primo grado per atti persecutori e violenza privata sono stati tre compagni. I fatti risalgono a prima del 2011, quando gli studenti erano ancora tutti minorenni.
La famiglia del ragazzo punta però il dito contro la scuola e i compagni condannati, che “mai hanno mostrato alcun pentimento per le azioni compiute ed anzi hanno cercato di gettare fango su M., screditandolo per procurarsi una sorta di alibi che autorizzasse i loro comportamenti”.
M. venne prevaricato, percosso, umiliato, persino legato alla cattedra.
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