Gli alunni riminesi disegnano la violenza contro le donne

bambino che disegna“La non-cultura della violenza: in dialogo con gli alunni delle scuole primarie e medie”. Questo il titolo della mostra di disegni che apre il 18 marzo nella Sala delle Teche del Museo di Rimini, dove rimarrà allestita fino al 26.

La mostra nasce da un progetto SPI-SIPsA-COIRAG delle psicoanaliste Cinzia Carnevali e Gabriella Vandi, e delle psicoterapeute Silvia Cicchetti, Rita Arianna Belpassi, Stefania Fabbri, Lidia Mulazzani, Roberta Savioli e Valentina Taddei che collaborano da alcuni anni con la rete antiviolenza.

Il progetto, che è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Rimini in collaborazione con la Provincia di Rimini, l’Assessorato Pari Opportunità e la Rete Antiviolenza, ha coinvolto alcuni insegnanti e alunni dell’Istituto Comprensivo “Centro Storico” e dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Rimini. È stato chiesto agli alunni di rappresentare la violenza, anche quella contro le donne, lasciando piena libertà sul contenuto e sulla tecnica grafica.

È stato scelto di non accompagnare le immagini, oltre i 300 disegni, molto suggestive, con didascalie. Si è preferito lasciare il visitatore libero di entrare in contatto con le emozioni profonde che le rappresentazioni possono evocare.

Sabato 18 marzo, dalle 10 alle 12 verrà presentato il progetto a genitori, insegnanti e cittadini, con i contributi delle organizzatrici che dialogheranno con il pubblico sui dati raccolti attraverso i disegni e si confronteranno anche con il personale della provincia e con i politici presenti, tra cui Gloria Lisi, Assessore alle Politiche Sociali.
Dalle 17 alle 18, invece, è in programma l’inaugurazione della mostra.

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