Francesca Mazzoni
Francesca Mazzoni

Esporsi postando le proprie foto o essere molto presenti sui social non significa poter essere “abbordate” da chiunque, con modi spesso rozzi e provocatori. Eppure è quel che capita da tempo a Francesca Mazzoni, attrice e scrittrice ravennate, che in questi giorni in cui ferve la discussione sulla festa della donna e sul movimento femminista #nonunadimeno, potrebbe demandare gli episodi che le capitano al punto otto del programma: “Rifiutiamo i linguaggi sessisti e misogini”.

Francesca Mazzoni si trova spesso a dover bannare utenti Facebook che rientrano tra le sue “amicizie” virtuali ma che, in privato, mandano messaggi squallidi: “Dalle parole che ricevo, ho la sensazione che gli uomini considerino le donne come quelle che devono sempre dire sì, a prescindere, che si tratti di un caffè o di qualcosa di più compromettente. Nel momento in cui declini un invito o dici che non ti interessa, iniziano ad attaccarti. All’improvviso non sei più bellissima, come qualche minuto prima, ma molto normale. D’un tratto non sei più giovane ma vecchia. Insomma, tutto bene e tutto accettabile fino a che non ti opponi”.

E ne capitano un po’ di tutti i colori: “Potrei elencarne tante, anche ridendo, se non ci fosse da piangere. Come chi mi scrive per dirmi che si masturba guardando le mie foto o chi mi offre pseudo-lavori, come la lotta in costume nella saponata. Parole e offerte davanti alle quali mi capita di bloccare l’amicizia all’uomo di turno, di rispondere o di scherzarci sopra. Solito copione: appena dici no, vieni offesa o bloccata“.

E, oltre ai contenuti, sono le modalità d’approccio a colpire puntualmente Francesca: “In questo genere di situazioni salutare è ben poco consueto. Molto più frequente la volgarità, anche da parte di perfetti sconosciuti che faticano persino a presentarsi“.