Crocefisso, via dalle aule durante le elezioni

religione, croceVia il crocefisso dalle aule scolastiche quando si tengono le elezioni. Lo stabilisce una sentenza del giudice Paolo Siracusano del Tribunale di Modena, che dice anche come durante le lezioni la presenza del Cristo “rientra nel margine di discrezionalità di ciascun Stato nell’amministrare il servizio scolastico ed educativo purché non sia accompagnato da insegnamenti obbligatori del cristianesimo o da forme di intolleranza verso alunni appartenenti ad altre religioni”.

Anche se la sentenza è recente, i fatti risalgono al 13 aprile 2008 quando nel seggio numero 3 di Sassuolo un esponente di lista della Lega Nord accusò una scrutatrice di aver insistito nei confronti del presidente del seggio stesso, che era suo figlio, affinché rimuovesse il crocefisso.

In realtà le indagini dei carabinieri appurarono che l’episodio denunciato dall’esponente della Lega era falso. In quell’aula non venne tolto alcun crocefisso, anche perché il crocefisso non c’era.

In ogni caso, il giudice ha rifiutato l’idea che togliere il crocefisso nei giorni delle elezioni sia un atto censurabile.

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