Genitori in protesta alle scuole Zamboni di Bologna, dove al posto dei giochi in una parte di cortile sono stati progettati nuovi posti auto.
Una lettera di protesta è stata inviata a Comune, Quartiere e alla dirigente dell’Istituto comprensivo 16, mentre le famiglie si sono mobilitate per raccogliere le firme.
“Il nostro cortile – spiegano a La Repubblica – è stato la merce di scambio tra i negozianti e l’amministrazione: posti auto cancellati là, posti auto aggiunti qua, estendendo così l’area destinata da sempre a parcheggio, dei docenti del plesso e degli impiegati comunali”.
Ma la preside Marina Battistin minimizza: “La scuola si è mossa per tutelare, oltre ai diritti degli allievi iscritti, anche i diritti di professionalità che operano al suo interno e che necessitano dell’uso, parsimonioso, dell’auto per ragioni di salute o per ragioni di trasferta”. Una parte dei posteggi, infatti, è riservato al personale della scuola, mentre un’altra parte ai dipendenti comunali della sede vicolo Bolognetti.
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