Lo ha umiliato più volte, chiamandolo ripetutamente “asino” dicendogli che, nonostante i suoi problemi, comunque non aveva “un infarto” e aveva perfino minacciato di chiamare i carabinieri per “arrestare i genitori”. Questo almeno secondo le accuse. Il destino però l’ha beffata e l’Arma ha indagato a lungo su di lei, una maestra di Cesenatico, insegnante in una scuola elementare del luogo, fino a denunciarla per abuso dei mezzi di correzione o di disciplina.
La veicola vittima è un bambino affetto da una specifica patologia medica e da disturbi dell’apprendimento che nell’anno scolastico 2014-2015, quando aveva nove anni, sarebbe stato oggetto delle vessazioni e delle umiliazioni delle donna. In particolare, in un’occasione il piccolo sarebbe stato lasciato per circa un’ora da solo nello spogliatoio della palestra con risultati devastanti: al bambino è stato diagnosticato “un costante turbamento emotivo, acuito dallo stato di svantaggio dovuto alle proprie condizioni di salute e conseguente pericolo per il suo equilibrio psichico”.
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