Muore a tre anni in ospedale, la famiglia: “Ora la verità”

sala operatoria corsia ospedale“Vogliamo sapere con esattezza cos’è successo in quelle ore decisive e capire perché non è stato fatto il tampone alla gola. Nostra figlia avrebbe potuto salvarsi: era robusta e forte”. Sono le parole di Elena Dumitrascu, mamma di Maya, la bimba di tre anni di origine romena – ma residente a Castelnovo Monti – morta al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia giovedì scorso dopo il quarto arresto cardiaco dalle 10 del mattino.

Insieme al marito Marius, la donna ha presentato un esposto ai carabinieri per sapere perché la bimba, affetta da sindrome di Down, dopo la diagnosi di varicella fatta nei giorni precedenti sia di fatto peggiorata fino alla morte: “Ci hanno detto che si è trattato di un batterio, di uno stafilococco, ma ci chiediamo perché non le sia stato fatto il tampone alla gola”.

Secondo la ricostruzione della famiglia, la varicella era stata diagnosticata dal pediatra e poi confermata al Sant’Anna di Cona dopo che alla bimba, rimasta a casa dall’asilo dal 17 ottobre per tosse e raffreddore, erano comparse della macchioline sulla pelle: “In tre anni Maya non ha mai avuto niente. E il cuore stava bene. È partito tutto dalla gola, perché non le hanno fatto un tampone prima? Perché non le hanno dato subito l’antibiotico?”.

 

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