Per l’Ausl i disagi sono “inevitabili”. Perché “quando si cambia in un servizio che riguarda così tante persone è inevitabile purtroppo che serva un periodo di transizione”. Le persone, quelle che sono toccate nel vivo dai fatti e a malapena sfiorate dalle chiacchiere dei burocrati, però sono inferocite: tutti coloro che hanno un’incontinenza certificata (23mila in Romagna) devono subire la situazione che si è creata dopo il cambio di appalto dei pannoloni.
Secondo gli assistiti, il prodotto del nuovo fornitore è sensibilmente diverso da quello del vecchio: come riportano i due quotidiani locali Il Resto del Carlino e il Corriere di Romagna, le lamentele si concentrano sulla qualità e sugli errori in taglie e modelli. Le sedi dei Cup e gli uffici delle varie Ausl, da ultimo quello di Forlì, in questi giorni sono prese d’assalto dai pazienti e dai loro parenti. La protesta è vivace ed è particolarmente sentita perché tocca disabili, anziani, malati gravi. I più deboli, insomma. L’Ausl dice che correrà ai ripari ma la figuraccia non potrà essere cancellata.
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