Sul caso della violenza sessuale ai danni di una minorenne di Rimini filmata dalle amiche mentre veniva violentata nel bagno di un locale (video poi finito su WhatsApp)
, interviene l’Arcigay locale, che invoca politiche educative a favore della parità di genere.
Per il presidente Marco Tonti “nei paesi dove l’educazione all’affettività, alla sessualità consapevole e il contrasto agli stereotipi di genere sono un obiettivo primario fin dall’età di 6 anni si osserva un crollo delle violenze, delle malattie veneree e delle gravidanze indesiderate. In Italia invece una scuola che nel migliore dei casi tratta con timidezza questi argomenti coltiva ancora generazioni di giovani incapaci di collegare sesso e affettività, incapaci di comprendere i propri e gli altrui diritti, vittime di un’educazione famigliare assente e spesso del tutto incapace di fornire questi valori. Basti pensare che le ragazze della cronaca di oggi diventeranno mamme un giorno, e raggela pensare a quale educazione forniranno ai loro figli e di quali effetti può avere in assenza di una scuola pronta a compensarli”.
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Che genitori saranno quelli che parlano?
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