Un anno e mezzo di molestie e violenze sessuali: da gennaio 2015 fino allo scorso maggio. La piccola vittima ha compiuto 14 anni lo scorso aprile mentre il presunto pedofilo è colui che avrebbe dovuto accompagnarlo nel “percorso spirituale di catechesi” per il battesimo: un sacerdote. L’uomo, don Angelo Blanchetti, 55 anni, parroco di Corna di Darfo e di Bessimo (in provincia di Brescia), è agli arresti domiciliari dallo scorso 14 giugno: adesso, dopo che il ragazzino ha raccontato tutto al Gip, la posizione del religioso si aggrava.
Come spiegano i media locali, l’adolescente ha ricostruito i rapporti (un paio al mese) che avvenivano nella cucina del prete sopra una “coperta imbottita”. Secondo la versione fornita dal 14enne, il silenzio veniva ‘comprato’ con minacce di tipo religioso: “Se parli, finisci all’inferno”. E mentre don Angelo (a cui sono stati sequestrati preservativi, creme lubrificanti e la coperta stessa) nega tutto e proclama la sua innocenza, spunta anche un supertestimone. Si tratta di un’altra vittima di violenze, avvenute ben 26 anni fa, quando il sacerdote ne aveva 29 e il bambino 9: anche lui ha parlato di una “coperta imbottita” e di certi particolari che coincidono col racconto del 14enne violentato fino a maggio scorso. Ma se i primi reati sono prescritti, per gli ultimi il prete rischia una condanna pesantissima.
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