Andrea Contin è uno studente modello. Nonostante la terribile patologia che lo ha colpito fin dalla nascita procurandogli gravi danni cerebrali che non gli permettono di parlare, leggere e scrivere. E’ affetto da tetraparesi distonica ma questo non gli ha impedito di prendere 99/100 all’esame di maturità (più di tanti coetanei normodotati) che ha sostenuto nei giorni scorsi all’istituto professionale statale agrario San Benedetto da Norcia-Duca degli Abruzzi di Padova. La sua tesina sull’agronomia territoriale è stata molto apprezzata dai commissari e anche il futuro lavorativo è roseo: presto Andrea sarà impiegato in un centro diurno gestito dall’Usl.
La storia di questo ragazzo di 19 anni che vive su una carrozzina è un esempio per tutti i disabili, uno sprone per tutte le loro famiglie. A non arrendersi e a cercare un’opportunità dietro tutti gli ostacoli. A questo proposito, la madre (che ha tenuto a ringraziare prof, bidelli e compagni di scuola del figlio) ha lanciato un appello: “In famiglia abbiamo accettato volentieri l’invito della scuola di rendere pubblica la nostra vicenda – ha raccontato ai media locali – soltanto per far conoscere a quanti più genitori possibili il metodo della comunicazione aumentativa alternativa”. Si tratta di una tecnologia collegata alla carrozzina: tramite un tablet con duemila immagini precostituite, Andrea è in grado di comunicare con il resto del mondo. La storia di Andrea è stata raccontata dal padre Paolo nel libro “Dio s’è seduto in casa mia” (ed. Mugliari).
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