I casi di meningite in Toscana negli ultimi anni

Era vaccinata. Eppure ha contratto ugualmente la meningite di tipo C. Per fortuna le sue condizioni di salute non destano particolari preoccupazioni. Si tratta di una donna, un’operatrice sanitaria di Prato, che da sabato scorso è ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale cittadino Santo Stefano.

Nel comunicare la notizia, l’azienda sanitaria locale avverte che è partita la profilassi per coloro che hanno avuto contatti con la donna nelle settimane precedenti il ricovero. In merito alla vaccinazione, l’Al rende noto che resta comunque “strumento efficace di prevenzione e nuovamente il dipartimento di prevenzione della Asl Toscana centro rinnova l’invito a vaccinarsi a tutti coloro che non l’hanno fatto nelle modalità che sono riportate nei siti aziendali”.

Come ricordano i media locali, la Toscana dall’inizio dell’anno ha registrato 25 casi di meningite: 20 del tipo C, 3 del ceppo B, un caso W e uno non classificato. Si tratta della regione in cui vi sono stati il maggior numero di casi rispetto alla popolazione residente. Nel 2015 le morti per meningite furono sette. L’emergenza, dunque, non è ancora passata.

Proprio per fare fronte a questa situazione straordinaria le autorità sanitarie dell’Emilia-Romagna a febbraio avevano deciso “di dare il vaccino gratuitamente (su richiesta della persona) agli emiliano-romagnoli che lavorano o studiano in Toscana e anche ai cittadini toscani che lavorano o studiano in Emilia-Romagna“.