Castelli di sabbia e papà che si prendono troppo sul serio

Scusi, possiamo unirci?
Prego. Stiamo facendo un buco e dei piccoli argini.
Fate bene, la marea si sta alzando.
L’altro papà e il suo bambino iniziano a scavare con trasporto.
Nicodemo, ti ho sempre detto di scavare in profondità, non ai lati.
Ribatti che non è un problema.

scavatore giocattolo bimbo spiaggiaInvece è un problema. Se scavi ai lati, i bordi vengono giù e tutto il lavoro diventa inutile.
Annuisci e riprendi a scavare come se non ci fosse un domani.
Ancora un po’ e dovremmo trovare l’acqua, dice lui.
Pensavo petrolio, commenti tu.
Come?
No, niente.

Dobbiamo rinforzare le mura. Riempite tutti i secchielli con due terzi di sabbia bagnata e un terzo di sabbia asciutta.
Come un mojito.
Come?
No, niente.
Tu e i bambini eseguite gli ordini senza fiatare.
Bene. Ora rovesciateli a massimo cinque centimetri di distanza.
E nel mezzo?
Alzate dei muraccioli.
Con quale sabbia?
Quella bagnata da bagnasciuga, non quella di scarto del buco, c’è troppa acqua.
Va beh ma si asciuga.
Come?
Niente.

Una delle torri si affloscia subito.
Tu e tuo figlio guardate subito il povero bambino.
Nicodemo, porca miseria, ti ho detto di mille volte di battere sul secchiello prima di girarlo.
Gli ordina di andare a scavare fino a nuovo ordine.
La marea si sta alzando e ci viene ordinato di edificare un nuovo terrapieno fortificandolo con rametti, conchiglie e  bottigliette di plastica.
Guardi che suo figlio è scappato via in lacrime.
Come?
Niente.

Ad un certo punto si leva una voce di donna.
Furio, guai a te se non giochi come si deve con tuo figlio.
Ragazzi vi devo lasciare, missione annullata.

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