“Fermiamoli prima”. Questo lo slogan della campagna che la comunità di San Patrignano lancia in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla droga, questo fine settimana. Come riporta Rimini Today, l’obiettivo è raccogliere fondi in favore del progetto di prevenzione dedicato ai giovani.

Ogni anno San Patrignano incontra circa 50mila studenti di tutta Italia, portando le testimonianze dirette degli ospiti della struttura. In tutta Italia, per sensibilizzare ancora di più la popolazione, sarano allestiti 110 i banchetti, dove sarà possibile effettuare una donazione. In cambio i donatori riceveranno una confezione di biscotti prodotti dal forno di San Patrignano.

Solo nel 2015 hanno fatto ingresso in comunità, compresa la struttura di preaccoglienza di Botticella (Novafeltria), 468 persone, di cui 77 ragazze e 391 ragazzi. Fra le ragazze l’età media è di 26 anni, mentre fra i ragazzi sale a 29. Sono 30 invece i minorenni. Fra le principali regioni di provenienza, la Toscana (66 ragazzi), l’Emilia Romagna (53), il Veneto (49) e poi Marche, Campania, Sardegna e Lombardia, tutte sopra i trenta ingressi. Fra tutti questi, 68 sono genitori, di cui 57 padri e 11 madri. Oltre il 7% (35 di cui 18 extracomunitari) dei nuovi entrati sono stranieri, provenienti da 19 Stati e 4 continenti diversi (unica assente l’Oceania).

In genere, il primo contatto con le sostanze stupefacenti è avvenuto durante l’ragazzo droga, in primis con l’hashish, fra i 14 e i 15 anni, poi con le droghe sintetiche attorno ai 16-17. Verso i 18 si affacciano eroina e cocaina. Verso i 21, invece, le droghe per via iniettiva.