Pazienti giovanissimi affetti da disturbi alimentari ma senza un posto letto dove essere ricoverati. Emilio Franzoni, responsabile della Neuropsichiatria infantile del Sant’Orsola (Romagna Mamma lo aveva intervistato su autismo e supporto degli animali domestici), ha lanciato l’allarme al quotidiano La Repubblica, che racconta come alla Residenza Gruber, il centro per la cura dei disturbi alimentari nato un anno fa nel verde di Villa Goretti a Bologna, ci sia già la lista d’attesa.
La struttura ha venti posti letto, con un’assistenza 24 ore su 24 da parte di un’equipe di 39 tra psicologi, nutrizionisti e dietisti. Tutto a carico del sistema sanitario nazionale. Tra corsi di danza, scrittura e yoga, in dodici mesi sono stati accolti 41 pazienti affetti da anoressia (23% dei casi), bulimia (3%) e disturbi alimentari misti (il 75%). Finora sono stati ricoverati solo due pazienti maschi. Arrivano, infatti, quasi sempre ragazze tra i sedici e i ventidue anni. Otto i ricoveri da fuori regione, due le persone che hanno lasciato la struttura prima del tempo.
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