Gli hanno portato un piatto di pasta al pesto con le noci e il bambino ha avuto una reazione allergica. Inevitabile: quel piatto non avrebbe dovuto mangiarlo perché per lui c’era un menu speciale. Invece un errore ha portato al patatrac e a subirne le conseguenze lo scorso 20 aprile è stato un piccolo alunno della scuola primaria Longhena a Bologna. Per fortuna la reazione non è stata virulenta e il bambino se l’è cavata con uno spavento e nessuna conseguenza fisica particolarmente grave. Le conseguenze sono state più pesanti per Ribò, il gestore della refezione scolastica cittadina: 800 euro di multa da parte del Comune e una bella denuncia da parte dei genitori del bambino e l’ispezione dei Nas nella sede del centro pasti con conseguente prossimo rapporto alla Procura.
Ma cosa è successo? Come ha ricostruito Il Corriere della Sera, quel giorno non era in servizio l’addetta che conosce bene le abitudini e le esigenze del bambino (che segue una dieta speciale), ma soprattutto un errore informatico ha fatto sì che la dieta personalizzata non fosse inserita nel data base del cervellone. Tutto è saltato con il passaggio dal menu invernale a quello estivo e da un refettorio all’altro: inspiegabilmente i dati del piccolo sono stati smarriti. Ad ammetterlo è stata la stessa Ribò, che poi ha anche comunicato di aver provveduto a correggere lo sbaglio. Troppo tardi però.
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