Congedo obbligatorio allungabile se il parto è “molto prematuro”

lavoro, computerNovità sul congedo di maternità per le donne che partoriscono prematuramente. L’Inps ha chiarito nei giorni scorsi (con la circolare 69 del 28 aprile 2016 la quale ha dato istruzioni operative circa le novità introdotte dal d.lgs. n. 80 del 15 giugno 2015) che il congedo obbligatorio può essere prolungato soltanto se la futura mamma anticipa il parto di oltre due mesi rispetto alla data presunta. 

Secondo la normativa vigente il congedo obbligatorio di maternità, dunque l’astensione obbligatoria dal lavoro per le lavoratrici, è pari a cinque mesi, i quali, a discrezione dalla futura mamma, vengono di solito utilizzati nei due mesi precedenti alla data presunta del parto e nei successivi tre.

Per garantire una maggiore conciliazione sono però state introdote nuove norme. Come chiarito dall’Inps, i casi di parto fortemente prematuro sono quelli che si verificano prima dei due mesi antecedenti la data presunta del parto, cioè prima dell’inizio del congedo ordinario. In questi casi la durata del congedo delle lavoratrici dipendenti e iscritte alla Gestione separata sarà maggiore, aggiungendo ai tre mesi post partum tutti i giorni compresi tra la data del parto fortemente prematuro e la data presunta del parto. La domanda di maternità, anche nei casi di parto fortemente prematuro, va comunque sempre corredata con il certificato medico attestante la data presunta del parto.

In questo articolo ci sono 0 commenti

Commenta

g