Pompiere eroe salva la vita a una bimba ma viene sospeso

pompieri vigili del fuocoDavanti a sé aveva due strade: salvare la vita ad una bambina di 18 mesi oppure salvare il proprio lavoro. Per fare la prima scelta non ha esitato un attimo a mettere a repentaglio il secondo. Per il suo atto di eroismo però è stato sospeso dal lavoro perché la legge è legge e non ammette eccezioni. E’ quanto è successo a James Kelley, 35enne vigile del fuoco statunitense, che alle 11 dello scorso 27 febbraio è stato il primo a rispondere ad una chiamata d’emergenza proveniente da una piazzola dell’autostrada nella contea di Stafford, in Virginia. Il padre della piccola, Lena, era disperato: sua figlia non respirava bene ed era diventata blu. Kelley, padre di un adolescente, avrebbe potuto attendere l’ambulanza e perdere altro prezioso tempo oppure caricare la piccola sul camion dei pompieri, contravvenendo al regolamento che vieta l’utilizzo del mezzo per bisogni medici.

Come racconta il Washington Post, il pompiere ha scelto quest’ultima opzione e con il mezzo di servizio ha accompagnato la bambina in ospedale salvandole la vita. Il lato sinistro della piccola è rimasto paralizzato per cinque ore prima di tornare alla normalità. La causa presumibilmente è stata una crisi epilettica: i medici si sono complimentati con Kelley perché in questi casi la tempestività dei soccorsi fa la differenza. Eppure la burocrazia non la pensa allo stesso modo: il vigile del fuoco, che ai media ha dichiarato di essere stato consapevole delle conseguenze del suo gesto, è stato sospeso dal lavoro. Increduli i genitori della piccola salvata: “Per noi è un eroe”, hanno detto. Punto e basta.

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