Quattordicimila persone, in Emilia-Romagna, sono celiache. E sul tema molte novità sono in arrivo. A spendersi per migliorare la vita dei celiaci è stata, tra gli altri, la consigliera regionale del Partito democratico Manuela Rontini.
L’Assemblea legislativa ha approvato una risoluzione firmata da tutti i gruppi sul tema della celiachia. Al momento ogni celiaco riceve mensilmente quattro buoni non frazionabili da 35 o 24,75 euro per un valore complessivo di 140 o 99 euro a seconda del sesso: la consegna avviene via posta, con una spesa annua di 204mila euro a carico del Servizio sanitario regionale, oppure recandosi direttamente agli sportelli Ausl.
Con il nuovo documento approvato si chiede alla Regione di proseguire l’impegno per la dematerializzazione dei buoni per andare incontro sia agli utenti che all’ente. In questo modo, infatti, il valore di quanto erogato sarebbe frazionabile e non ci sarebbero né costi di stampa né di spedizione. “Impegniamo inoltre l’Assessore regionale Venturi – ha detto Rontini – a portare all’attenzione della Conferenza delle Regioni la questione dell’allineamento tra i sessi del valore dei buoni per l’acquisto di prodotti gluten-free e quella della dematerializzazione del buono per l’acquisto, consentendone così l’utilizzazione in tutto il territorio nazionale, tramite la tessera sanitaria”.
Nel frattempo, entro l’estate, sarà esteso a tutto il territorio regionale il servizio già attivo a Cesena, Bologna e Modena, che prevede che i buoni siano caricati direttamente sul Fascicolo Sanitario Elettronico degli utenti per poi essere scaricati e stampati direttamente da casa.
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