Apple gli nega l’accesso al telefono del figlio morto

bambini, Internet, cellularePochi giorni fa Apple aveva risposto con un secco “non lo faremo perché sarebbe un precedente troppo pericoloso” alla richiesta di un giudice statunitense di fornire la password dell’iPhone del killer della strage di San Bernardino. Lo scorso 2 dicembre furono uccise 14 persone e ferite 22 ma per l’azienda californiana è più importante la tutela della privacy. Quindi lo smartphone resta bloccato: “Ci opponiamo alle richieste dell’Fbi con il più profondo rispetto per la democrazia americana e l’amore del nostro Paese”, ha precisato Apple.

Il medesimo comportamento è stato tenuto in una vicenda molto meno clamorosa ma altrettanto dolorosa. Si tratta di un architetto di Foligno, Leonardo Fabbretti, che a settembre ha perso il figlio Dama dopo una lunga battaglia contro il cancro. L’uomo, come ha raccontato Repubblica, non conosce i quattro numeri del codice di accesso dell’iPhone del ragazzo e quindi non può vedere le foto dei suoi ultimi mesi di vita: “Per me sono preziose, sono i suoi ricordi. Non posso accettare che mi siano tolti”, ha detto al quotidiano romano. 

La Apple invece pare insensibile al dolore del padre: contattata, l’azienda ha fatto saper che senza codice di accesso non è possibile sbloccare il telefonino. Niente di personale, ovviamente, ma non si violano le procedure di sicurezza. Fabbretti, che aveva l’accesso con l’impronta digitale ma non è stato sufficiente, prima ha provato (invano) con programmi ‘pirata’ e adesso pensa di adire le vie legali facendo anche leva sul fatto che il figlio era minorenne e che la fattura d’acquisto era intestata al padre stesso.

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