Adozione gay: respinto ricorso di due mamme bolognesi

Gay rights rainbow retro heart flagPer la cosiddetta stepchild adoption arriva un brusco stop. Stavolta non è il mondo della politica ad opporsi all’adozione di figli da parte delle coppie omosessuali ma la Corte costituzionale. I giudici supremi hanno infatti giudicato inammissibile il ricorso sul caso di due donne sposate negli Stati Uniti e trasferitesi a Bologna, che chiedevano il riconoscimento dell’adozione di due figlie.

Oltre Oceano le due donne, Eleonora e Liz, hanno potuto adottare legalmente i due figli (uno per ciascuno di loro) ma la Corte costituzionale, investita della questione da parte del tribunale dei minorenni di Bologna e conformemente al parere dell’Avvocatura dello Stato, ha detto di no. Questa procedura in Italia è (almeno fino ad ora) illegale. Questa la motivazione degli ermellini: il tribunale “ha erroneamente trattato la decisione straniera come un’ipotesi di adozione da parte di cittadini italiani di un minore straniero (cosiddetta adozione internazionale), mentre si trattava del riconoscimento di una sentenza straniera, pronunciata tra stranieri”. La madre biologica e tempo fa aveva dichiarato al Resto del Carlino: “Il nostro ricorso è fatto non solo nell’interesse della bambina, che da dieci anni vive in armonia con i suoi genitori e suo fratello, ma anche perché c’è una battaglia per i diritti civili da combattere”. Una battaglia che adesso si sposta di nuovo in Parlamento con la votazione dell’articolo 5 del ddl Cirinnà.

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