Rivedere la legge sui servizi educativi per la prima infanzia, ragionare su una maggiore flessibilità organizzativa dei nidi, dare indicazioni ai comuni per uniformare le tariffe, adeguare il rapporto educatori-bambini agli standard nazionali: sono alcuni dei temi che verranno affrontati in una serie di incontri promossi dalla vicepresidente e assessore alle Politiche di welfare della Regione, Elisabetta Gualmini con gli amministratori locali con delega alle politiche per l’infanzia del territorio regionale con l’obiettivo di raccogliere contributi utili per definire il nuovo programma di sviluppo delle politiche regionali rivolte al sistema educativo.
La Regione Emilia –Romagna era intervenuta sul sistema educativo per la fascia di età 0-6 nel 2012 con tre provvedimenti: la legge 6/2012 (che ha aggiornato quella del 2000), una direttiva in materia di requisiti strutturali e organizzativi e le linee guida per la valutazione della qualità di tutti i servizi .
Il dibattito sulla flessibilità dei nidi, in particolare, si farà acceso: lo ha dimostrato anche la posizione presa di recente dall’associazione Bologna Nidi.
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