Mamme vittime di violenza: un protocollo d’intesa per aiutarle

violenza donneIn occasione della Giornata internazionale contro la Violenza sulle donne che è stata celebrata ieri, il Comune di Rimini ha voluto dare un segnale forte con la presentazione di due momenti importanti nel contrasto alla violenza sulle donne e nella diffusione di una diversa cultura del rispetto delle persone.

Gli enti locali (Comune di Rimini, Comune di Bellaria Igea-Marina, Unione della Valmarecchia) e l’Azienda Usl della Romagna, insieme alla Prefettura di Rimini e all’Ufficio Scolastico – ambito territoriale di Rimini e dal Campus di Rimini dell’Università di Bologna – hanno firmato un protocollo per integrare i servizi e le attività presenti sul territorio del distretto socio-sanitario di Rimini nord. Lo scopo è quello di dare una risposta organizzata e condivisa alle donne vittime di violenza e ai loro figli e rendere più efficaci ed efficienti gli interventi a loro rivolti. Per realizzare concretamente questa integrazione è stato predisposto un Protocollo di intesa tra i soggetti coinvolti in cui gli stessi si impegnano a definire linee operative comuni a livello territoriale, dall’accesso ai servizi fino alla presa in carico delle donne e dei loro figli. Il protocollo prevede la strutturazione di alcune prassi standard di collaborazione tra i diversi enti firmatari e le Forze dell’Ordine.

Si sono inoltre prospettate alcune attività formative per gli operatori dei servizi e delle forze dell’ordine; l’obiettivo è quello di armonizzare le diverse parti di cui è composta l’azione di sostegno alle donne vittime di violenza, quella sanitaria, quella sociale e quella amministrativa e penale.

Solo da gennaio a ottobre 2015 sono stati 288 gli accessi nei diversi sportelli presenti nel Comune di Rimini. Tra questi, in particolare, 42 hanno riguardato casi di violenza o stalking, 25 consulenza psicologia alle vittime, 37 consulenza legale, 40 assistenza economica o lavorativa per uscire di casa e crearsi una nuova traiettoria di vita autonoma insieme ai figli. Oltre a questa tipologia di assistenza pratica gli sportelli presenti svolgono una intensa attività di informazione, sensibilizzazione, orientamento e accompagnamento.

Dal primo gennaio al trentuno ottobre, le donne che hanno fatto riferimento ai servizi dell’A.USL per violenza di genere sono state, nel periodo che va dal primo gennaio al 31 ottobre, 101, di cui 62 di nazionalità italiana. La loro età media è di circa 39 anni. Generalmente il titolo di studio di queste persone è medio alto, ma a tale buon livello di formazione non corrisponde di solito un pari livello di qualità lavorativa e, conseguentemente, di reddito. Trenta di queste donne erano in stato interessante; metà delle vittime non ha figli. Rispetto al contatto con i servizi, circa un terzo di queste donne vi si sono rivolte direttamente, di loro iniziativa; la metà circa sono invece state “avviate” ai servizi da soggetti terzi: altri servizi aziendali come ad esempio (e principalmente) i Pronto soccorso Pronto Intervento e i Consultori, altre istituzioni tra cui le Forze dell’Ordine o per canali diversi. Tra le motivazioni dell’accesso sono presenti violenza sessuale, violenza fisica (percosse), violenza psicologica, violenza economica, spesso più forme di queste violenze contemporaneamente. Chi compie la violenza è, nel 70 per cento dei casi, il coniuge o il partner o l’ex; solo in un 10 per cento dei casi è persona sconosciuta. L’età media è 44 anni, anche in questo caso la maggioranza è costituita di italiani e circa la metà è stabilmente occupata.

Il Centro di servizio “Rompi il silenzio”, riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna come uno dei 23 centri autorizzati contro la violenza alle donne, ha accolto nei primi dieci mesi del 2015 159 donne, di cui 117 nuovi casi. Di queste 81 hanno figli. È stata data ospitalità inoltre a 11 persone, tra donne e minori, per un totale di 928 notti.

Sabato 28 novembre torna per il quarto anno consecutivo “E’ per te – Rimini in cammino contro la violenza sulle donne”, la camminata cittadina organizzata dal Comune di Rimini, dall’Associazione Rompi il Silenzio e dall’associazione “la Pedivella”, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza alle donne. L’appuntamento è alle 15.00 davanti alla Casa delle donne in piazza Cavour, da dove partirà il percorso che attraverserà tutta la città per poi concludersi con un momento musicale ancora in piazza Cavour. E’ prevista anche la partecipazione di rappresentanti dei Comuni della Provincia.

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