Le famiglie che scelgono l’esperienza dell’affido non sono mai abbastanza. Non a caso la Regione ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “A braccia aperte” e alcune realtà, come Ravenna, stanno ragionando su come coinvolgere sempre più soggetti e dare un aiuto, così, ai molti bambini in attesa.
In occasione della giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la Regione Emilia-Romagna, insieme al Garante
regionale per l’infanzia e l’adolescenza, organizza per il 20 novembre (ore 9, sala “20 maggio”, Terza Torre, V.le della Fiera 8, Bologna) un seminario dedicato all’affidamento familiare quale forma di aiuto ai bambini e ai ragazzi le cui famiglie vivono momenti di criticità. Sono passati oltre trent’anni dall’approvazione della Legge 4 maggio 1983 n. 184 “Diritto del minore ad una famiglia”, poi riveduta dalla Legge 28 del 2001. Il 19 ottobre è stata approvata la nuova legge ‘per garantire il diritto alla continuità aff ettiva dei bambini e delle bambine in affidamento familiare’.
In Emilia-Romagna i bambini e i ragazzi in affidamento familiare presi in carico dai servizi – secondo gli ultimi dati disponibili al 1° gennaio 2014 – sono 1.519, in leggero calo rispetto agli anni precedenti. Il dato comprende sia l’affido a tempo pieno (l’82,1 per cento) che a tempo parziale (detto anche part-time). I minorenni residenti sul territorio regionale sono 712.298 e il tasso d’affido registrato è di circa 2 bambini e ragazzi ogni 1.000 minorenni residenti. I bambini e i ragazzi accolti a tempo pieno rappresentano una quota molto rilevante degli affidi in Emilia-Romagna: sono infatti 1.247 quelli inseriti all’interno di nuclei familiari. Di questi, il 71,7 per cento sono in affido su decreto del Tribunale dei minorenni (giudiziale). Il 66,9 per cento di loro rimane in affido più di due anni. Le province che accolgono il maggior numero di bambini sono Reggio Emilia (258), Modena (231) e Bologna (171). L’età dei ragazzi affidati a tempo pieno alle famiglie varia da zero (168) a 15 anni e più (377).
Qui il programma del seminario
Qui Romagnamamma ha raccontato la storia di Andrea e Delia.
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