sacerdote-preteAdesso arriveranno le smentite, le precisazioni, i distinguo i ma e i però. Resta il fatto che l’uscita di don Gino Flaim della parrocchia di San Pio X a Trento è profondamente infelice. Come minimo. Se non addirittura da codice penale per istigazione a delinquere. E va a compromettere ulteriormente l’immagine della Chiesa, già insozzata da numerosi scandali con minorenni o, comunque, a sfondo sessuale.

In un’intervista a La7 questo attempato sacerdote ha osato affermare: “La pedofilia posso capirla, l’omosessualità non lo so“. Poi specifica quel “capirla” con parole da brividi lungo la schiena: “Purtroppo ci sono bambini che cercano affetto perché non ce l’hanno in casa. E magari se trovano qualche prete, può anche cedere“. Non contento, il temerario prete ha rincarato la dose sostenendo che “in buona parte” sono i bambini che istigano i pedofili.

L’arcidiocesi di Trento si è immediatamente dissociata dalle “dichiarazioni rilasciate da un anziano prete diocesano all’emittente. Egli, interpellato dalla cronista in un contesto del tutto casuale, ha espresso argomentazioni che non rappresentano in alcun modo la posizione dell’Arcidiocesi di Trento e il sentire dell’intera comunità ecclesiale”. Ma ormai il danno era stato fatto.