Emilia-Romagna, 900 minorenni hanno il diabete

diabeteUna malattia cronica in costante crescita, definita dall’Organizzazione mondiale della sanità “l’epidemia dei primi 25 anni del terzo millennio”. E’ il diabete mellito, che in Emilia-Romagna colpisce 256mila residenti (di cui circa 15mila con cittadinanza non italiana) e 900 tra bambini e adolescenti (di cui 115 di cittadinanza non italiana). Negli ultimi anni, dal 2006 ad oggi, gli assistiti provenienti dall’estero con diabete sono raddoppiati.

Il punto sui percorsi assistenziali verrà fatto lunedì 26 ottobre con il workshop organizzato dalla Regione, in collaborazione con la Federazione Diabete Emilia-Romagna (FeDER). L’appuntamento è a Bologna, nella Sala Polivalente “Guido Fanti”, in viale Aldo Moro 50, dalle 9 alle 16.30.

Nella popolazione emiliano-romagnola residente adulta, dai 18 anni in su, la prevalenza del diabete è attorno al 6,7% (sul totale, inclusi i bambini, è del 5,9%) con un incremento del valore negli ultimi anni in seguito anche all’identificazione precoce delle persone a rischio e all’anticipazione diagnostica. Nello specifico, la prevalenza nella popolazione adulta è più elevata negli uomini rispetto alle donne (7,5% a fronte del 6% nel 2014); nella popolazione over 65enne (16%); in condizioni socio-economiche svantaggiate; nella popolazione immigrata proveniente dall’Africa del nord e Asia del sud. A livello nazionale, l’Istat ha stimato in Italia una prevalenza del diabete pari al 5,5% della popolazione (oltre 3 milioni di persone nel 2014). Una percentuale che aumenta con l’età fino a raggiungere il 20,3% nelle persone con età uguale o superiore ai 75 anni.

Tra i vari argomenti di lunedì, il piano diagnostico assistenziale per bambini e adolescenti con diabete mellito di tipo 1, le linee guida dei campi estivi, il protocollo per la somministrazione dei farmaci a scuola.

Una storia di diabete ci è stata raccontata tempo fa da una mamma

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