Maestre in rivolta: “Sette ore con i bambini? Sindaco, provi lei”

Grembiuli in corridoio di scuola maternaAvete bimbi nelle scuole dell’infanzia comunali di Bologna? Le maestre, anche quelle che speravano nell’assunzione e che l’hanno ottenuta, continuano la protesta. Perché il contratto che le spetta, non più quello della scuola ma degli enti locali, le obbligherà a orari più pesanti, nello specifico a cinque ore settimanali in più con i bambini, e a una organizzazione del lavoro più complessa.

La Repubblica, che sta seguendo la rivolta, riporta come le insegnanti dell’Adi (associazione docenti e dirigenti scolastici italiani) si siano rivolte al sindaco Virginio Merola per invitarlo ironicamente a mettersi al posto loro: “Vieni a stare sette ore a scuola con una sezione di 25/26 bambini e poi partecipa a una riunione collegiale. Il tutto per poco più più di 1000 euro al mese”.

L’Adi denuncia come sia in corso una fuga delle insegnanti dalle materne comunali: anche chi ha vinto l’ultimo concorso e ha vinto il posto, insomma, preferirebbe abbandonare per andare a lavorare alla statale. L’associazione parla anche di “maestre umiliate nella loro funzione”: le neo-assunte, infatti, hanno un trattamento economico e contrattuale diverso da chi lavora da più tempo.

Si attende, intanto, la decisione del Tar in merito ai ricorsi presentati dai sindacati e dalla stessa associazione di docenti sui contratti.

 

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