Il parto dalla Grecia al Sant’Orsola: Flamigni apre le Conversazioni dantesche

Carlo Flamigni
Carlo Flamigni

“Il parto dall’isola di Delo al Sant’Orsola”. Sarà il celebre ginecologo Carlo Flamigni (da noi intervistato qui), a tenere domani la prima delle Conversazioni Dantesche di Ravenna. L’appuntamento è alle 17,30 al Palazzo Rasponi dalle Teste (piazza Kennedy). Flamigni e sua esperienza clinica saranno a confronto con la prospettiva classica e mitica del parto, portata per l’occasione dal grecista Giulio Guidorizzi.

Medicina e letteratura classica saranno gli ambiti di ricerca su cui verrà costruito un nuovo modello di divulgazione di alto profilo scientifico, in una visione unitaria del sapere che va al di là degli steccati disciplinari e riporta ad una concezione culturale propria dello stesso Poeta che era iscritto all’arte dei medici e speziali. Generazione e nascita, concepimento e venuta al mondo sono i processi elementari dell’inizio della vita in tutte le sue forme. Al tempo stesso costituiscono le metafore universali della creazione e del rinnovamento, dalla lingua alla storia dei popoli, dalle idee alle tecniche, dalle mitologie politiche alle produzioni artistiche.

Sarà Alessandro Iannucci, grecista dell’Università di Bologna, da sempre attento alle nuove tecnologie e ad possibile contaminazione tra i saperi, a introdurre l’intervento del collega Guidorizzi, allievo di Dario del Corno a Milano e autore di traduzioni di testi della tragedia greca, il cui recente lavoro sulla magia nell’antichità molto ha rivelato sul sistema di credenze legate al parto e alla loro forte persistenza.

Carlo Flamigni, luminare noto per la passione e la brillante comunicatività, con la maestria di sapere rendere fruibili complesse questioni legate alla propria esperienza clinica, offrirà un’importante prospettiva di riflessione sulla relazione tra credenza ed esperienza nel vissuto della genitorialità: “Personalmente credo in una medicina diversa, in fondo più semplice, ma non meno impegnativa, basata su virtù piccole ma essenziali, come la capacità di ascoltare e la voglia di imparare. Questa è forse la sola lezione che, come insegnante, mi piacerebbe saper trasmettere e, come medico, cercare di realizzare”.

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