Era stato espulso dal nido comunale perché vegano. Dopo la battaglia della madre, che è ricorsa al Tar di Bolzano, il bimbo è stato riammesso. La notizia, raccontata dal Corriere della Sera, affonda le radici nell’ottobre dello scorso anno, quando il piccolo, allora dieci mesi, viene iscritto al servizio educativo. Nella domanda, la madre compila un foglio nel quale richiede per lui pasti senza nessun tipo di alimento di provenienza animale. Senza allegare, dunque, alcun certificato medico ma firmando di prendersi la responsabilità della dieta scelta per il figlio.
Al nido in questione, che si trova a Merano, una richiesta del genere non era mai arrivata. La direttrice la dell’Ufficio comunale Istruzione e Scuola, dunque, decide di documentarsi e comunica alla madre che, per pretendere un menù vegano, serve un’attestazione del pediatra che certifichi la mancanza di carenze nutrizionali nel piccolo. Il tira e molla prosegue fino al gennaio di quest’anno, quando davanti all’ennesimo diniego della donna a presentare il certificato, il bimbo viene espulso.
E ora, la vittoria al Tar della donna. Secondo i giudici infatti il Comune avrebbe dovuto richiedere il certificato medico prima dell’inizio dell’anno scolastico, non dopo.
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