Non ha scelto un tema semplice Carlotta Righini, la 12enne studentessa della scuola media “Don Minzoni” di Ravenna che partecipa, per la sezione 11-13 anni, a MyGIFFONI, il concorso nazionale organizzato dal Giffoni Experience per valorizzare le produzioni indipendenti realizzate da giovani videomaker a partire dai tre anni. Carlotta frequenta la I C, sogna il cinema, adora i film di fantascienza e concorre con il cortometraggio “L’alba” nel quale ha coinvolto amici, compagni, parenti.
La sua produzione, ambientata tra Ravenna e Marina, vede come protagonista Damiano, un ragazzino meridionale schernito dai compagni, che gli gridano più volte “scemo”, gettandolo ancora di più nella solitudine in cui si trova da quando il padre è stato ucciso in quello che crede essere stato un incidente ma che presto si rivelerà, in realtà, un agguato mafioso. L’unica spalla, per Damiano, è l’amica Agata, che però deve trasferirsi a Milano.
Mentre è sulla spiaggia, malinconico e pensoso, Damiano viene rapito da due uomini che si presentano come gli assassini del padre, il comandante Fortuna, e che lo costringono a tornare a casa per prendere il quadernino rosso dove l’uomo aveva annotato i nomi dei malviventi come loro, da rintracciare e arrestare. Damiano cerca disperatamente quel documento, cercando di non farsi scoprire dalla mamma, e raggiunge piazzetta degli Ariani, dove lo aspetta l’uomo al quale i rapitori gli hanno indicato di consegnarlo. Ma quando arriva sul posto, Damiano decide di fare la cosa giusta: di scappare per non darla vinta a quelli che gli hanno ammazzato il papà.
Al telegiornale, qualche giorno dopo, passa la notizia che gli assassini del comandante Fortuna sono stati arrestati. E dopo qualche anno, sulla stessa spiaggia dove Damiano aveva provato a metabolizzare la partenza di Agata e dove era stato catturato, può riabbracciare la sua amica delle medie, mai dimenticata.
“Quando tutto ti sembra difficile e insuperabile, stai facendo la cosa giusta. Perché le cose giuste non sono mai facili. Non ascoltare quello che dicono gli altri, cogli l’attimo e vai avanti comunque”: questo il messaggio più forte del piccolo grande film di Carlotta.
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