Genitori in protesta a Bologna. Alla scuola dell’infanzia Giordani del quartiere San Vitale, come scrive La Repubblica, il giardino è inaccessibile. Un problema che va avanti da tre anni, cioè da quando la materna è stata spostata al primo piano dello storico edificio di via Libia. Dal Comune e dalla dirigenza scolastica, come scrivono i genitori, non ci sarebbe stata ancora alcuna indicazione su quale sia il percorso da fare per raggiungere in sicurezza l’area esterna.Il plesso scolastico Giordani è composto in realtà da due edifici, uno affacciato su via Libia, l’altro su via Scipione dal Ferro. Quest’ultimo ospita la scuola primaria al primo e secondo piano, e ospitava al piano terra la scuola dell’infanzia, di fronte a un grandissimo giardino. Poi il trasferimento della materna al primo piano, con dormitorio al secondo piano. Qualcosa di insopportabile e “illegale”, come sottolineano le famiglie chiamando in causa le leggi nazionali sul posizionamento delle aule delle scuole dell’infanzia”.Per andare in cortile i bambini sarebbero costretti ad attraversare la scuola elementare, con un percorso lungo più di 300 metri e ricco di scale e cancelli. Quando nel settembre dello scorso anno le maestre hanno provato lo stesso a portare i bambini in giardino, hanno trovato mille ostacoli: il refettorio delle elementari è stato infatti trasferito al piano terra, occupando anche il corridoio e quindi ostruendo il passaggio. Un passaggio alternativo, infatti, al momento non esiste.
I genitori si rivolgono al Comune, alla scuola e al quartiere, chiedendo accesso immediato al giardino e di capire perché si è spostata una scuola dell’infanzia da piano terra per fare posto alle medie e non si è fatto, invece, il contrario. In un’epoca in cui la sensibilizzazione sull’outdoor education si fa sempre più strada, il caso della Giordani invita parecchi a riflettere.
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