“Dalla a tua madre, è il suo lavoro”. Una frase ambigua sull’etichetta di un capo di abbigliamento scatena il putiferio. Si tratta di una felpa del marchio di abbigliamento forlivese Shoeshine, molto popolare fra i giovani. A puntare l’indice contro l’azienda è Federica Mazzoni, responsabile donne Pd di Bologna, e autrice di una segnalazione all’Iap, l’Istituto per l’autodisciplina pubblicitaria che raccoglie le denunce per le pubblicità considerate offensive o violente. A giudizio della rappresentante del Pd il messaggio mandato dall’azienda forlivese è sessista e, seppur in maniera molto meno brutale, rischia di ricordare i tempi atroci del “donna schiava, zitta e lava”.
E’ la stessa Mazzoni a spiegare su Facebook la genesi della sua denuncia: “Un’ amica si appresta a fare una lavatrice quando nota l’etichetta delle istruzioni di corretto lavaggio della felpa di suo figlio, all’ultima riga c’è scritto: ‘Dalla a tua madre è il suo lavoro’. Evidentemente – scrive la Mazzoni – all’azienda non è bastato fornire le necessarie informazioni, ha proprio sentito l’esigenza di dire la sua, perpetuando un messaggio sessista nei confronti delle madri e delle donne, denigratorio per gli uomini e i padri. Come se il lavoro delle madri fosse quello di lavare, magari stando in casa e senza avere altra professionalità se non quella del girare la manopola sui 30 gradi del programma dei delicati, che come lo fa la mamma nessuno mai… In modo speculare, infatti, si insultano gli uomini, come se non fossero in grado di fare una semplice lavatrice, o proprio non competesse loro. Per questo ho avviato una segnalazione al comitato preposto dello Iap. Intanto la felpa – dice la mia amica – continua a giacere nella cesta della biancheria sporca”.
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Commenti:
Pensa se scrivevano “Dalla a tua moglie…”.
Certo che dopo lo strapotere che hanno le donne oggi in Italia, se si indigna per una frase del genere deve avere problemi seri!
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