Fuga dalla scuola media: “Quel ragazzino mena”. A Imola tutti a casa

bullismo, bimbo, solitudineTutti a casa. Martedì mattina un’intera classe di una scuola media dell’Imolese non si è presentata a scuola. Non per poca voglia di studiare, nessuno di questi ragazzi vuole passare da Pinocchio. Ci mancherebbe: la loro assenza era giustificata. Giustificatissima: avevano l’assenso dei genitori. Piuttosto in questa storia di bullismo c’è un Lucignolo che complica maledettamente le cose.

La causa che ha scatenato l’assenteismo collettivo infatti è un ragazzino protagonista a più riprese di episodi di violenza e minacce. Si tratta di un alunno che, nonostante sia seguito da un educatore, disturba a più riprese le lezioni e non di rado viene alle mani (o minaccia di farlo) con i coetanei. Una situazione nota da tempo al punto che i genitori delle vittime hanno più volte segnalato con preoccupazione la vicenda alle istituzioni. Scolastiche e non: è di questi giorni una lettera al vicesindaco di Imola Roberto Visani.

Nel testo è stata annunciata proprio la clamorosa protesta ed è stato chiesto di incrementare l’assistenza per ammortizzare gli atteggiamenti aggressivi dello studente problematico. Nell’ultimo periodo proprio la mancanza costante di un educatore aveva moltiplicato gli atteggiamenti intolleranti del ragazzino. Da ieri la situazione è tornata alla normalità nel senso che gli alunni sono tornati di nuovo a scuola con la speranza che tutto finalmente fili liscio.

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