Antibiotici: no al fai-da-te. Al via la campagna regionale

antib“Antibiotici. E’ un peccato usarli male: efficaci se necessari, dannosi se ne abusi”. La Regione Emilia-Romagna lancia in questi giorni la campagna informativa per favorire un uso corretto e appropriato degli antibiotici.

La campagna informativa fornisce alcune semplici informazioni per un uso corretto degli antibiotici. L’uso eccessivo di antibiotici rende i microbi resistenti e riduce, nel tempo, l’efficacia di questi farmaci. Se si usano inutilmente potrebbero non funzionare più in caso di reale necessità. La resistenza dei batteri agli antibiotici è un vero problema di sanità pubblica, come testimoniato dai dati epidemiologici a livello nazionale e internazionale, perché favorisce il diffondersi di germi ancora più resistenti agli antibiotici e sempre più difficili da contrastare.

Come spiega la campagna, per alcune infezioni comuni come raffreddore e influenza, gli antibiotici non servono. In questi casi, la soluzione migliore è aspettare che l’infezione faccia il suo decorso naturale, usando solo rimedi per alleviare i sintomi. L’invito rivolto ai cittadini è di lasciare che sia il medico o il pediatra a decidere se gli antibiotici servono oppure no. Se il medico prescrive l’antibiotico, bisogna seguire alcune regole: rispettare dosi e orari indicati; completare tutte le dosi anche se dopo un paio di giorni ci si sente meglio; contattare il medico se compaiono effetti indesiderati.
In ogni caso, non utilizzare mai antibiotici senza prima aver consultato il proprio medico di famiglia o pediatra di fiducia.

In tutta l’Emilia-Romagna sono in distribuzione 96.000 opuscoli negli ambulatori dei medici di famiglia rivolti ai cittadini, 20.000 opuscoli negli ambulatori dei pediatri specificatamente rivolti a mamme e papà, 6.300 locandine diffuse anche nelle sale di attesa e nelle sedi dei servizi delle Aziende Usl .

In particolare, per promuovere l’igiene delle mani tra i bambini sono state realizzate 20.000 locandine per le scuole dell’infanzia e per le scuole primarie, con il messaggio “Battimani a chi si lava le mani”.

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