Un sito web dove vengono raccolte le lettere inviate ai giornali:si chiama Caro direttore ed è nato su iniziativa dell’Azienda di soggiorno di Bolzano. Vengono raccolte decine di lettere indirizzate dai lettori ai principali quotidiani, spesso segnalate dagli stessi lettori. Le lettere vengono anche premiate da una giuria di scrittori e giornalisti.

Abbiamo selezionato una lettera che a nostro avviso è lo specchio di alcuni problemi che molto spesso vengono segnalati dagli insegnanti e riguardano il rapporto tra genitori e docenti.

“Insegno lettere in una scuola media e, durante l’estate, ho assegnato ai miei alunni il compito di leggere tre libri a piacere e di stendere una relazione. Correggendo i lavori, scopro che uno ha copiato per intero da Wikipedia (riuscendo a commettere errori di ortografia). Rimprovero in modo pacato l’alunno, spiegando che, se sperava di prendere in giro la professoressa e i compagni che hanno lavorato seriamente, ha in realtà preso in giro se stesso privandosi dell’opportunità di leggere e scrivere (in classe o all’esame non ci sarà Internet). Colgo l’occasione per spiegare proprietà intellettuale e plagio. Lo “scansafatiche” smascherato chiama la madre che si precipita a scuola minacciando denunce a mio carico per aver inflitto una frustrazione al figlio. La mamma non spende una parola sui compiti copiati. L’alunno, sicuro nella sua impunità, rientra in classe baldanzoso di fronte ai compagni e trascorre la lezione distraendosi e disturbando. Quale il messaggio educativo?”

Lettera inviata al quotidiano La Repubblica