Partirò dalla prima notizia, che in questa storia che sto per raccontare di notizie ce ne sono diverse. E cioè: il giudice monocratico del Tribunale civile di Napoli, Raffaele Sdino, ha ordinato la rimozione delle foto dalla bacheca Facebook di una donna, scatti felici che la ritraevano il giorno del matrimonio e in viaggio di nozze con il marito. Il giudice ha accolto il ricorso d’urgenza del marito il quale ha accusato la moglie di averle pubblicate senza il suo consenso.
E siccome, evidentemente, di rimuoverle lei non ne voleva sapere, l’uomo si è visto costretto a rivolgersi nientepopodimenoche all’avvocato.
Ora, la notizia riportata dal quotidiano Il Mattino non ci lascia per niente tranquilli. Prima di tutto perché non si fa menzione di un aspetto che, se ai fini della mera cronaca giudiziaria è di poco, pochissimo conto, per chi legge e sta da questa parte e tiene sia marito che una bacheca Facebook, lo è eccome.
Che la sottoscritta, per esempio, qualche foto in compagnia del marito l’ha pubblicata. E pure senza chiedere il permesso. Ma vai a pensare che poi l’uomo con cui condividi letto, picci e impicci da anni poi ti cita in tribunale, facendoti rischiare anche il risarcimento danni.
Nell’articolo si parla di moglie e marito. Né di ex, né di separazioni imminenti.
Che insomma, i tempi siano cambiati, lo sappiamo. E che i social stiano prendendo il sopravvento pure. Ma di qui a preoccuparsi che la sera posti una foto della tua vita matrimoniale, e il giorno dopo ti ritrovi in tribunale… e ce ne passa.
Il giudice, come riporta il Mattino, nella sua ordinanza ha ribadito che la signora ha “sicuramente violato il diritto di riservatezza del marito”, facendo riferimento all’articolo 10 del codice civile e alla legge 633 del 1941 (clicca qui per i dettagli della sentenza).
Quanto a noi, non ci resta che porci un’ultima e decisiva domanda: ma almeno l’amicizia da Facebook gliel’ha tolta?
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