Alunni stranieri: Emilia-Romagna in testa

bambino stranieroL’Emilia-Romagna resta in testa nella classifica delle regioni con una percentuale più alta di alunni stranieri nelle scuole. Il dato emerge da una ricerca che il ministero dell’Istruzione ha svolto in collaborazione con la Fondazione Ismu sugli “Alunni con cittadinanza non italiana” che hanno frequentato l’anno scolastico 2012/2013. Lo studio rileva una crescita continua del numero di alunni con cittadinanza non italiana, che sono l’8,8% sul totale degli iscritti, mentre nell’anno scolastico precedente erano l’8,4%.

Emerge inoltre che sono in aumento gli alunni di seconda generazione: il 47,2% degli studenti stranieri sono nati in Italia. Percentuale che sale all’80% nelle scuole dell’infanzia e al 60% nella primaria. La presenza di alunni con cittadinanza non italiana è concentrata maggiormente nelle regioni del Nord e del Centro.

Gli alunni con cittadinanza non italiana sono principalmente di origine rumena, albanese e marocchina. Riguardo al genere si rileva che le femmine sono presenti in numero quasi pari alle compagne di origine italiana e nelle scuole superiori le studentesse di origine immigrata superano per incidenza quelle italiane, soprattutto nel Nord est dove sono il 50,4% contro il 49,1%.

Secondo il Miur, pur permanendo livelli di “ritardo scolastico ancora significativi” gli alunni con cittadinanza non italiana raggiungono buoni risultati scolastici. Il ritardo scolastico si riduce significativamente per gli studenti di seconda generazione: le loro performance si avvicinano a quelle degli italiani (in particolare nelle prove di lingua straniera) e sono migliori di quelle dei loro compagni nati all’estero. In alcune regioni del Sud le differenze tra gli italiani e gli studenti di seconda generazione tendono ad invertirsi: in Campania gli stranieri nati in Italia hanno un rendimento scolastico migliore dei loro compagni di classe italiani. Inoltre quasi il 4,8% inizia la scuola primaria a cinque anni. Sono in crescita anche gli stranieri che, dopo essersi diplomati in Italia, scelgono di proseguire gli studi all’Università: nell’anno scolastico 2012/2013 sono stati il 3,1%.

L’80% degli alunni con cittadinanza non italiana si orienta verso un percorso di formazione tecnica e professionale; scelta dettata prevalentemente da ragioni economiche. A Nord Est l’iscrizione agli istituti professionali raggiunge il 42,1% e nella sola Emilia Romagna il 46,5%. I licei sono la prima scelta per gli immigrati provenienti da Romania, Ucraina e Albania.

Il Rapporto del Ministero per la prima volta si è occupato anche di alunni stranieri con disabilità certificata (visiva, uditiva e psico-fisica). Dai dati raccolti emerge che negli ultimi cinque anni la loro presenza è praticamente raddoppiata: ora sono il 3,1% tra gli alunni con cittadinanza non italiana e il 10,8% tra gli alunni con disabilità.

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