Per le coliche, i problemi del sonno. Ma anche per la febbre, la tonsillite, la stitichezza. La medicina cinese in ambito pediatrico, in Italia, non è così diffusa. Eppure ha numerosi vantaggi, a partire dalla mancata somministrazione di farmaci ai bambini. La dottoressa Roberta Fusconi, specialista che opera a Faenza e Ravenna, conosce bene le resistenze e le paure dei genitori rispetto a quella che nell’immaginario collettivo è spesso e solo associata all’agopuntura.
Dottoressa, quali sono le paure da vincere?
“Quella degli aghi, prima di tutto. A partire dai sette anni, se i bambini sono sostenuti dai genitori, non hanno nessun problema a sopportarli, anzi. Sono stata da poco in un ambulatorio di agopuntura a Milano: con gli aghi infilati i bambini giocavano, correvano. Non erano per nulla spaventati. Senza contare che sui più piccoli si interviene per lo più con il tuina, una tecnica che consiste in massaggi e stimolazioni”.
Per quali malattie o problemi è indicata la medicina cinese?
“Sui neonati e i bambini molto piccoli per le difficoltà del sonno e le coliche. In generale, per i problemi polmonari e le malattie da raffreddamento, così come per l’influenza. Ma interveniamo anche sulla cura dell’enuresi: siamo riusciti a risolverla addirittura su una ragazzina di quattordici anni”.
Ci sono risultati anche per patologie più gravi?
“Ho trattato dermatiti atopiche estese che con i cortisonici e gli antistaminici non avevano incontrato miglioramenti. Ma si interviene anche su deficit cognitivi, problemi del comportamento, bambini ipercinetici, a volte in appoggio ad atre terapie”.
Come funzionano le vostre tecniche, non ricorrendo se non in casi rari alle medicine?
“Si rendono disponibili le risorse che il bambino già ha dentro di sé: il suo terreno energetico viene stimolato e nostro obiettivo è capire in che direzione va. Il paziente viene così rinforzato”.
Agite quindi anche in ottica preventiva?
“Assolutamente sì: trattiamo la malattia prima che arrivi. Il bambino ha un’energia difensiva inferiore a quella dell’adulto ed è più sensibile alle emozioni che vive in famiglia, piuttosto che a scuola. Rinforzandolo, lo rendiamo meno penetrabile da parte di agenti esterni”.
Una protezione che dura a lungo?
“Nei bambini, in genere, sì. A volte c’è magari bisogno di rivederlo, intervenire di nuovo. Ma rispetto all’adulto, il cui equilibrio magari non viene toccato da decenni, non c’è paragone”.
Insomma, bando alle resistenze…
“Certo. I massaggini, per esempio, vengono insegnati anche ai genitori che possono ripeterli a casa secondo una sequenza indicata dal medico”.
La dottoressa Roberta Fusconi riceve su appuntamento
a Faenza, presso il Centro Physio Medica di via Malpighi 150. Tel 0546/622031
a Ravenna, presso l’ambulatorio di via Tommaso Gulli 4. Cel 335/8429648
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