Non solo disagi e pericoli per chi vive a ridosso di fiumi e torrenti. Le alluvioni e le piogge abbondanti causano un aumento di asma e allergie, soprattutto nei bambini, più sensibili ai malanni di stagione. Lo riferiscono i medici stessi, riuniti a Roma al Bambin Gesù per un convegno su “Inquinamento ambientale e malattia allergica del bambino”. I dati parlano chiaro: nelle zone alluvionate, tra cui la Capitale, c’è stato fino a un 22% di aumento di accessi all’ospedale per patologie respiratorie come bronchiti, bronchioliti, asma e polmoniti. Lo stesso è accaduto in Veneto.
La causa sono proprio le piogge abbondanti, come ha spiegato il dottor Alessandro Fiocchi, responsabile del Reparto di Allergologia dell’ospedale, che invita a considerare come inquinanti non solo i gas dispersi, il cosiddetto particolato o il tabacco ma anche le muffe causate dalle piogge abbondanti, “dalle quali partono le spore che vanno a finire in nasi e bocche dei piccoli, causando sia importanti reazioni allergiche che un aumento delle infezioni”. La presenza di muffe può dunque causare bronchiti asmatiche, “che si manifestano come allergie ma sono vere e proprie malattie infettive”.
Secondo i professionisti, i genitori possono fare qualcosa: “Per esempio controllare per bene e pulire sia dentro, su pareti e intonaci di casa, che in giardino ciò che può causare le muffe”.
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