Lo chiameremo Piccolo Principe, perché è così che chi lo ha coccolato e accudito nelle sue prime settimane di vita lo ha visto. Uno scricciolo venuto alla luce prima di Natale all’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna che dopo la nascita è stato lasciato lì dalla mamma, che come prevede la legge si è avvalsa della possibilità di firmare per rinunciare al bambino.
Il Piccolo Principe è stato accudito da medici e infermieri del reparto di Pediatria di Ravenna dove è rimasto fino a quando non è stata trovata una nuova famiglia. Oltre alle coccole amorevoli del reparto, il bambino ha ricevuto quelle delle donne del Cuore di Maglia, l’associazione di Ravenna che si occupa di filare corredini per i bambini nati prematuri, donati poi ai reparti di Terapia Intensiva neonatale degli ospedali.
Il neonato ha ricevuto dalle mani dolcissime di queste donne un corredino tutto nuovo, che lo ha tenuto caldo fino all’abbraccio con i suoi nuovi mamma e papà, con i quali adesso è tornato a casa.
In Italia, secondo gli ultimi dati riferiti dalla Società italiana di neonatologia, sono circa 3mila all’anno i neonati abbandonati e ritrovati (soprattutto vivi, ma anche morti): il 73% è figlio di italiane, il 27% di immigrate, prevalentemente tra i 20 e 40 anni; le minorenni risultano solo il 6%. A luglio scorso è stata lanciata un’indagine dalla Sin in collaborazione con ‘Ninna ho’, un progetto ideato nel 2008 dalla Fondazione Francesca Rava Nph Italia onlus e da Kpmg Italia per donare e installare culle termiche in diversi ospedali italiani e per informare le madri in difficoltà. Si mira a raccogliere più dati possibile: il numero di bambini abbandonati, secondo gli esperti, è piuttosto incerto. Quelli che si riescono a monitorare maggiormente sono i figli di madre segreta, come il Piccolo Principe, abbandonati con un gesto estremo di sacrificio da mamme che scelgono di partorire ma non riconoscere il piccolo, cosa che apre immediatamente la strada all’adozione. Gli esperti temono che ci sia un numero imprecisato di piccoli abbandonati per strada, nei cassonetti, sul greto di un fiume e dei quali non si è mai saputo nulla.
Solo i più fortunati, quindi, sono lasciati in ospedale.
Buona vita, Piccolo Principe!
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Commenti:
Cara Viviana, sei sempre bravissima. Grazie
Grazie a voi Maria per quello che fate!
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