Sfatiamo i falsi miti in gravidanza. i luoghi comuni. Queste cose NON sono vere! (A cura di Glenda La Corte e Maria Teresa De Meo, collegio Ostetriche provincia di Ravenna).
Il periodo della gravidanza rappresenta da sempre una fase speciale nella vita della donna e, come tale, nel corso dei secoli ha portato con sé “miti” e fantasie che si sono tramandati di generazione in generazione. Il più delle volte sono concetti che non hanno alcun fondamento scientifico reale, ma che, nonostante tutto, contribuiscono a condizionare la psiche delle donne, che trasformano la loro gravidanza in uno slalom tra divieti, limitazioni e regole alquanto strane.
Di seguito andiamo a trattare alcuni degli innumerevoli miti in gravidanza svelandone in realtà la veridicità o la falsità:
La tintura dei capelli è vietata in gravidanza?
La tintura dei capelli dovrebbe essere evitata solo nei primi 3 mesi, periodo in cui gli organi e gli apparati del bambino sono in formazione. Se la donna in gravidanza desidera comunque farvi ricorso, andrebbero evitate le tinte a base di ossidanti (contenenti ad esempio acqua ossigenata) e ammoniaca. Sono particolarmente indicate le tinte a base di acqua oppure i riflessanti naturali all’hennè.
E’ vero che i bruciori di stomaco sono dovuti alla crescita dei capelli del feto?
Non è assolutamente vero. Il bruciore di stomaco in gravidanza è spesso dovuto al “reflusso” di succhi gastrici dallo stomaco in esofago. Il reflusso gastro-esofageo in gravidanza è molto frequente e si verifica sia per motivi meccanici (l’utero che cresce) sia per cause funzionali quali l’azione degli ormoni (in particolare del progesterone) sul tono dello sfintere (cardias) che mette in contatto esofago e stomaco.
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