Una specie di miracolo di Natale. O, semplicemente, un grande risultato dei progressi della scienza. Giovedì scorso all’ospedale Cardarelli di Napoli è nata Maria Sepe, una bambina eccezionale che ha resistito per quattro mesi nel ventre della madre Carolina, 25 anni, in coma dal 25 agosto scorso per un colpo di pistola sparato da un vicino di casa nel corso di una tragica lite (il padre di Carolina è stato ucciso).
Si tratta di un caso molto raro. In tutto il mondo i casi di piccoli nati da una madre in coma da quando la gravidanza non era neanche al terzo mese si contano sulle dita di una mano. Maria, prematura di sette mesi, pesa un chilo e 90 grammi e, come la madre, è sopravvissuta non solo alla sparatoria ma agli esami successivi e alla lunga lista di medicinali ‘salvavita’. Anzi, i dottori, hanno deciso di farla nascere giovedì proprio per risparmiarle ulteriori possibili complicazioni dovute alle cure mediche.
Adesso Giampiero, il padre, aspetta un’altra bella notizia. Attende di poter finalmente dare una madre in salute a Maria. Anche se i medici non sono ottimisti riguardo al caso della giovane napoletana: la diagnosi è di ischemia cerebrale diffusa e i margini di miglioramento sono pressoché assenti. Ma mai dire mai.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta