Partecipare a un incontro con esperti può rivelarsi un’occasione per acquisire sicurezza e consapevolezza, e se l’incontro è rivolto ai genitori può accadere che si impari qualcosa di nuovo sul proprio ruolo e che lo si cominci a vivere con più serenità, se non lo si fa già.
L’incontro in questione si chiama ‘esperenziale’ ed è un lavoro di gruppo che si apre sui vissuti delle persone, cioè sulle loro storie e sulle emozione. Non c’è formazione, né didattica, ma solo l’esperienza di ognuno. E proprio un esperenziale dedicato alla genitorialità sarà presentato martedì 10 dicembre al Centro Hara di via Ghisiliera, 27/b a Bologna dalle ore 20.00 alle ore 21.00. “Non solo genitori” condotto dalle psicologhe a orientamento psicocorporeo, Paola Finelli e Silvia Negri, si svilupperà in due cicli di incontri a partire da gennaio.
Gli incontri sono rivolti a tutti coloro che sentono il desiderio di condividere la propria esperienza con altri genitori per affrontare le problematiche quotidiane insieme e con il supporto di esperti.
Chiediamo qualche informazione in più alle due psicologhe.
Come saranno strutturati gli incontri?
“Saranno costruiti in base alle esigenze delle persone che parteciperanno. Sarà per tutti un momento di condivisione e di arricchimento. Si verrà a creare uno spazio di ascolto e di restituzione, ma le caratteristiche e le modalità degli scambi esperenziali saranno modellate di incontro in incontro”.
Quali sono di solito le tematiche che i genitori portano più spesso in questo tipo di incontri?
“Tendenzialmente i genitori sentono la necessità di parlare dell’adolescenza, fase di passaggio molto critica, che può mettere in crisi l’intero nucleo familiare. Un altro argomento spesso chiamato in causa è quello della coppia, ma non quella genitoriale, quella che esisteva prima dei figli, e che molto spesso, dopo il loro arrivo, cambia e non sempre raggiunge un nuovo equilibrio. Tema centrale di questi incontri è spesso anche il conflitto. Noi cerchiamo di insegnare a stare nel conflitto, nel provare a risolverlo standoci dentro. Bisogna capire qual è il suo senso, dargli un significato. Dietro al conflitto, spesso c’è la paura dell’abbandono, ma da esso può nascere una relazione ancora più strutturata”.
Qual è l’obiettivo di questi incontri?
“E’ quello di fare rete sociale, di creare un gruppo che si dia supporto. Stare insieme e condividere si tramuta in un’occasione di arricchimento. Riconoscersi nell’altro, nelle sue parole e nelle sue situazioni problematiche fa sentire meno soli. Allo stesso tempo l’esperienza dell’altro può essere un tesoro per me. Infine ci si può sentire anche utili facendo noi da specchio a chi ci ascolta”.
Quale sarà il vostro ruolo nel gruppo?
“Noi gestiamo il gruppo, lo accogliamo, possiamo proporre l’argomento, manteniamo un equilibrio tra tempi e spazi di ognuno, cercando di dare a tutti i presenti un momento per sentirsi liberi di esprimersi”.
Il primo ciclo di incontri si terrà il 21 gennaio, 1l 4 febbraio e il 18 febbraio. Il secondo ciclo partirà il 4 marzo, e poi avrà luogo il 18 marzo e il primo aprile.
Per info: Paola Finelli 3470725212, Silvia Negri 3493721040
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