Un bimbo di otto mesi è morto in ospedale stamattina dove era stato trasportato ieri dopo un malore mentre era in gita a 3.000 metri di altitudine in compagnia dei genitori.

Il bambino, originario di Torino, ieri pomeriggio era insieme a mamma e papà al Rifugio degli Angeli, in Valgrisenche (Val d’Aosta). Il piccolo è stato subito soccorso con un elicottero del 118 e trasportato all’ospedale di Aosta, di lì, viste le sue gravi condizioni, è stato poi portato all’ospedale Regina Margherita di Torino.

Quattro gli arresti cardiocircolatori che hanno colpito il bambino: il primo nel rifugio, gli altri tre durante il trasporto e infine in ospedale quello fatale. Nel rifugio era stato rianimato dall’operatore del pronto soccorso.

Non è chiaro se si tratti di un caso di morte bianca o abbia inciso l’altitudine anche se dai primi esami è emerso che il bimbo fosse sano.

Dopo il caso intervengono il presidente della Società italiana di pediatria, Giovanni Corsello, e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell’università Tor Vergata di Roma, per ricordare ai genitori che “l’altitudine può essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato”.  “Ad alte quote c’è una mancanza d’ossigeno importante, che certamente non è la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L’altitudine è inoltre un fattore di rischio che può provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell’intero organismo”.

L’autopsia è fissata per domani.