Greg è felice, emozionato. Questa mattina è arrivato all’ospedale di Pisa saltellando: “Addirittura, per la contentezza, ha sbattuto la fronte contro lo spigolo di un mobile”. Lo racconta la mamma, Morena Ranocchini, 46 anni e una forza da non credere. Da sei anni, ovvero da quando Gregorio Guidi non aveva nemmeno un anno, la sua famiglia, di San Marino, aspetta questo giorno. Da sei anni, ovvero dal giorno della diagnosi di glomerulo sclerosi focale, una malattia rarissima che ha sempre costretto Greg a dipendere fino ad oggi dalla dialisi.
A Pisa sarà probabilmente Morena a donare il rene a suo figlio. Ma non si esclude l’ipotesi di un trapianto incrociato nel quale Morena potrebbe donare ad un altro bimbo in lista d’attesa, e un secondo donatore compatibile con Greg potrebbe donare a lui.
Dita incrociate, allora. Morena sa che non sarà semplice, ancora una volta: “All’inizio, anche se il trapianto dovesse andare bene, Greg non avrà vita facile, come un qualsiasi bimbo sano. In età così giovane il trapianto significherebbe riattivare il processo di crescita. Non credo che sia il trapianto definitivo. Greg ha una malattia rara di origine sconosciuta”.
Quando aveva appena quattro anni Gregorio ha subito il primo trapianto di reni ma una trombosi ha costretto i medici all’immediato espianto. Ma non è tempo di guardarsi indietro: “La vita è bellissima – dice Morena – e qui a Pisa ci stanno trattando molto bene. Oggi la mia colonna sonora è ‘Meraviglioso'”.
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