Simone, arteterapeuta: “Ogni bambino tira fuori ciò che è, non servono competenze”

Se la figura del musicoterapeuta comincia a diffondersi, quella dell’arteterapeuta meno. Eppure in Italia esistono scuola che li preparano. Simone Pelliconi, di Massa Lombarda, fa questo di mestiere. Diventato da poco papà, riprenderà a breve i suoi laboratori anche fuori dal contesto scolastico, dove già lavora a Osteria Grande. Ma a chi serve l’arteterapia? E quali risultati porta?
Simone, ci dobbiamo immaginare sedute di psicologia con tele e dipinti?
“No, almeno non nel mio caso. Prima di tutto non lavoro a livello individuale ma in gruppi. E il processo creativo è parte integrante dei miei incontri, in questo caso con i bambini. Al massimo posso portare un tema. Per il resto, ognuno tira fuori attraverso l’arte il proprio vissuto”.
Quali materiali si usano?
“Non solo tempere, pennarelli e acquerelli ma anche molti materiali naturali”.
Usciranno prodotti artistici molto singolari…
“In genere sì, escono cose esteticamente molto belle. Quando inizio i miei laboratori dico sempre che non è necessario avere competenze artistiche, tutti si scoprono artisti quando sono invitati a metterci del loro. In passato ho lavorato sulla relazione madre-bambini e sono venute fuori opere meravigliose”.
Chi sono gli utenti di un arteterapeuta?
“Tutti, parlo per la mia esperienza. Il mio scopo è l’inclusione delle diverse abilità, lavoro con bambini problematici e non, disabili e non. Ognuno porta ciò che è e che sa fare”.
Ci sono miglioramenti oggettivi nei bambini con problemi?
“Io lavoro con lo spettro autistico, con l’iperattività. A livello statistico non si può parlare di miglioramenti nella persona nella sua globalità. L’aspetto importante è che l’arteterapia va a supporto del lavoro che si fa a scuola, con i genitori, nel gruppo. Non si può pensare che si sia una medicina per tutto. E il mio lavoro serve solo se messo in collegamento con tutte le altre risorse che vanno messe in campo quando c’è un caso problematico”.

Per contattare Simone Pelliconi, simone.pelliconi@alice.it o 3382610804

In questo articolo c'è 1 commento

Commenti:

  1. Salve,
    concordo con quanto affermato da Giovanni, dell’arteterapia ancora se ne parla poco, serve a tutti, non è una panacea per tutti i mali…per quanto riguarda la mia esperienza, bisognerebbe che noi arteterapeuti creassimo più occasioni di scambio, anche al di fuori di riviste, convegni, scuole… momenti d’ incontro, crescita , e pubblicare di più ciò che facciamo!

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