Prelievo di sangue cordonale, Imola sempre più attiva. Il progetto, che dal 2002 (anno in cui è partito) ad oggi ha visto 1091 donazioni di sangue cordonale, prevede la collaborazione tra medici ginecologi, ostetriche e pediatri di libera scelta. L’importanza della donazione di sangue cordonale sta nel fatto che questo sangue contiene cellule staminali identiche a quelle presenti nel midollo osseo, capaci di generare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, che costituiscono elementi fondamentali del nostro sangue. Circa il 40-50% dei pazienti affetti da leucemie e linfomi, per i quali è necessario il trapianto di midollo osseo, non dispone di un donatore compatibile nell’ambito familiare o nei registri internazionali dei donatori volontari di midollo osseo. Il sangue del cordone ombelicale può sostituire il midollo di donatore per effettuare il trapianto.
Durante i corsi di preparazione al parto o in occasione delle visite ostetriche, la futura mamma viene informata della possibilità di donare sangue cordonale. Al momento dell’ingresso in ospedale per il parto, la donna che voglia effettuare la donazione (e che risponda ai requisiti necessari) esprime il suo consenso scritto e la disponibilità a sottoporsi alle analisi di controllo. Il prelievo di sangue cordonale è un’operazione semplice e rapida che non procura alcun rischio e sofferenza al neonato e alla madre, perché avviene quando il cordone è già stato reciso. Nel 2012 le donazioni di cordone sono state 136 (123 nel 2011).
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